VIRGOLETTA

Lunigiana

Virgoletta (anticamente Verrucola Corbellari) è una frazione di Villafranca in Lunigiana, in provincia di Massa-Carrara. È situata a 183 metri sul livello del mare sul Colle Vignale tra i torrenti Bagnone e Vigesola, vi risiedono 333 abitanti. Il piccolo colle è conformato ad onda, con due cime: su quella in direzione del comune di Bagnone è situato il Castello Malaspina, su quella in direzione del comune di Villafranca la chiesa parrocchiale dei Santi Gervasio e Portasio. Nel mezzo una sella accoglie l'antico portale d'accesso detto degli scaleri. L'abitato cinge queste due emergenze con un susseguirsi di case fortificate e alti terrazzi detti volti cinti. In seguito i longobardi compresero l'importanza strategica della Val di Magra ed utilizzarono la via del monte Bardone per collegare i loro ducati settentrionali con quelli dell'Italia centrale. Anche i monaci benedettini di Leno, legati strettamente alla monarchia longobarda, esercitarono un ruolo rilevante nel processo di sviluppo civile e culturale delle popolazioni del territorio Lunigianese, ed è nel X secolo che si ha la prima notizia certa di un'importante via di comunicazione in Lunigiana: si tratta della Via Francigena o Romea che nei secoli a venire influenzerà la storia e lo sviluppo di molti borghi in Lunigiana. In questo contesto, intorno all'XI secolo, dovrebbe essere sorto il borgo[senza fonte] di Verrucola Corbellariorum, ad identificare una fortificazione a loro appartenuta sulla piccola collina del paese. I Corbellari, subfeudatari degli Obertenghi, esercitarono il loro potere sul borgo in un periodo antecedente all'avvento dei Malaspina. A loro si deve, probabilmente, l'antica torre quadrata che domina le vie di transito da nord a sud nella zona; loro era anche il vicino Castiglione dei Corbellari, divenuto poi, con la successiva divisione del territorio ad opera dei Malaspina, l'attuale Castiglione del Terziere. Da quanto si evince dagli archivi dei Malaspina di Caniparola (documento del 1266) risultava infeudato Alberto Corbellari intorno al 1200[2]. La loro fine la si deve agli stessi marchesi Malaspina giunti a governare la Lunigiana nel 1221; l'ultimo della famiglia a portare il titolo di "dominus" fu Guglielmo Corbellari nel 1271, mentre ai suoi due figli non è attribuito nessun titolo. Scomparsa dal feudo di Virgoletta, la famiglia continua ad esistere, senza titolo nobiliare, nel vicino borgo di Castiglione fino al XX secolo. Ancora oggi, a ottocento anni dalla loro scomparsa, nella parlata popolare si usa dire degli abititanti di Virgoletta che sono i "màti d'Corbelàri" (matti dei Corbellari). Il nome "Virgoletta" deriva per traslitterazione proprio da Verrucola - Verrucoletta. Nel XIII secolo Virgoletta segue le sorti della famiglia Malaspina; sono di questo secolo alcuni documenti che determinano le suddivisioni della Lunigiana. Nell'atto di divisione tra i Malaspina del 1221 che diede vita a due distinte entità territoriali, l'una sottoposta ai marchesi che si fregiarono dello stemma con lo "spino secco", l'altra a quelli che adottarono lo "spino fiorito", tutti i luoghi posti alla sinistra orografica del fiume andarono a formare il territorio che ebbe per capoluogo Mulazzo, mentre quelli sulla riva opposta, tranne Villafranca, andarono a formare il territorio che ebbe come capoluogo Filattiera. In questo atto Virgoletta non viene citata direttamente. La troviamo, invece, nell'atto di divisione del 1275 tra i Malaspina dello "spino fiorito", quando il territorio appartenente a questi marchesi verrà diviso in terzieri. Seppur inizialmente di proprietà del marchese Francesco di Olivola, nel 1301 Virgoletta risulta nelle proprietà del marchese Opizzone di Villafranca, questo in seguito al pagamaneto di debiti dal primo al secondo. Va inoltre segnalato che fu in questo secolo che vennero innalzate mura alte più di dieci metri e cominciò a formarsi il borgo con portali e finestre in pietra arenaria sulla via che taglia il crinale della collina. Altre notizie si hanno nel 1355, quando, forse per saldare dei debiti contratti per assoldare mercenari alcuni anni prima, Francesco Malaspina, signore di Olivola, cedette Virgoletta ai signori di Villafranca. Dal 1355 a governare Virgoletta saranno solo i marchesi di Villafranca, imponendo definitivamente lo stemma dello "spino secco". Su Virgoletta governano nella prima metà del Trecento i marchesi Federico I e il figlio Corrado, noto quest'ultimo per essere stato cantato nel Purgatorio in seguito all'ospitalità data dall'aprile del 1306 a Dante Alighieri nel suo primo esilio[3], poi Spinetta, che probabilmente morì nella rocca nel 1398 dopo una importante e lunga carriera da condottiero[4] e il figlio Gabriele. Quest'ultimo portò la temporanea disgrazia dei Malaspina, poiché uccise il funzionario genovese Oderico Biassa. Questo omicidio scatenò la rappresaglia dei liguri, capeggiati dai Campofregoso, che invasero le terre dei Malaspina e presero il castello di Virgoletta e, terminata la rappresaglia, non lo restituirono ai Malaspina.

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